I librai sono degli agenti segreti mancati.

A me, il mare ha invaso l’infanzia come invade le spiagge della riviera francese, nelle notti di luna. Sono venuto su con questo spettacolo negli occhi. Allaga ancora adesso ogni ricordo e lo riduce a una finestra spalancata. Lo spazio deserto, il limite che non si può misurare. Il mare ti insegna a fissare il vuoto.

Ho avuto sempre un debole per le bancarelle piene di volumi ingialliti che odorano di cantina.

Il solo potere taumaturgico che conosco è quello dell’amicizia. Consigliare un romanzo è un modo di voler bene a una persona.

C’è un solo paio di occhiali per ogni lettore e nessuno legge lo stesso libro.

Non c’è serietà maggiore di quella di un bambino di fronte a un libro.

A volte penso che per i libri bisognerebbe inventare una parola nuova, signor Corso. Una parola che non esiste. E questa parola dovrebbe essere il contrario di cimitero e indicare un luogo dove si conserva la vita, non la morte, e non si mette a giacere niente.

A creare l’universo non può che essere stato uno scrittore fallito: l’ha fatto solo per esercitarsi.

Se i romanzi aboliscono la realtà è per smascherarla, per riconoscere il vero delle cose.

La letteratura aiuta a cogliere il dramma in maniera più chiara e intellegibile, suscita delle domande, insegna a guardare in un altro modo, a cercare il rovescio di ogni cosa.